Un piano alimentare deve essere cucito sulla persona e sono molti i fattori da considerare: età, sesso, genetica e somatotipo.
Ma cosa si intende per somatotipo?
Sappiamo bene che esistono persone che apparentemente sono più gracili e altre più robuste.
Un piano alimentare deve tenere presente anche la struttura di un individuo.
I somatotipi che ci identificano sono tre:
ENDOMORFO
Corpo con spalle strette e fianchi larghi, corpo molle, grasso corporeo elevato, viscerotonico.
Tende facilmente ad ingrassare anche se mangia poco, ha un metabolismo lento.
Il suo corpo è geneticamente predisposto all’accumulo delle sostanze, grassi e proteine, pertanto sviluppa facilmente massa muscolare ma altrettanto facilmente ingrassa e fatica a dimagrire, è portato a sopportare volumi elevati di lavoro quindi allenamenti lunghi, ma non riesce a raggiungere alte intensità di allenamento.
MESOMORFO
Muscoloso, aspetto maturo, pelle spessa, postura corretta, somatotonico.
Il mesomorfo è portato a sviluppare il tessuto muscolare, i suoi muscoli sono a prevalente fibra bianca e quindi hanno elevate capacità ipertrofiche ed elevata forza muscolare.
Il suo corpo è predisposto a svolgere lavoro ad elevata intensità ma anche a sostenere discreti volumi di carico pertanto a buone capacità di allenamento ad intensità elevata.
Il suo metabolismo è alto in quanto la sua muscolarità comporta un elevato dispendio calorico, difficilmente ingrassa e riesce a dimagrire facilmente.
ECTOMORFO
Alto, snello, poco muscoloso.
L’ectomorfo ha un metabolismo alto, quindi fatica a sviluppare massa muscolare anche perché i suoi muscoli tendono ad essere a fibra rossa.
Difficilmente ingrassa grazie al suo elevato metabolismo.
Ha scarse capacità di sopportare lavoro, pertanto deve svolgere allenamenti brevi.
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